Albogasio superiore

La dedicazione a S. Ambrogio, arcivescovo di Milano nel IV secolo, è da collegarsi all’antica potenza del Monastero di Sant’ Ambrogio di Milano, nel Medioevo proprietario dei boschi sopra Albogasio e dei territori affacciati al lago di Lugano tra Campione e Santa Margherita: quest’ultima località, vecchio insediamento di pastori e boscaioli situato sulla riva opposta, di fronte ad Albogasio, è parte della Valsolda, a cui fu annessa in epoca napoleonica, e la sua chiesa viene tuttora officiata dal parroco di Albogasio. Gli affreschi menzionati in seguito sono opera di Stefano Vignola, detto Pozzi, di Puria.
1) L’Imperatore Teodosio cacciato dalla chiesa su intervento di Ambrogio, come punizione per la strage di Tessalonica - (1696);
2) Penitenza di Teodosio e sua riammissione ai sacramenti con la benedizione da parte di Ambrogio - (datato 1696)
3) Consacrazione di Ambrogio a vescovo (deteriorato) - (datato 1689);
4) Morte del Santo (molto deteriorato) - (datato 1689).
Bel campanile con cupolino ad alveare. Da Sant’Ambrogio passa la mulattiera che sale alla Madonnina del Faggio, cappelletta a 1100 m. di altitudine situata sul percorso all’Alpe Bolgia; è legata ad una antica tradizione di miracoli, attribuiti ad una statua in pietra della Madonna, rinvenuta in una cavità all’interno del tronco di un colossale faggio.
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